Il gene che rende zombi

Ecco la storia : esiste un virus, chiamato baculovirus, che attacca i bruchi della farfalla Monarca. Questi bruchi normalmente salgono sugli alberi per brucare le foglie e poi ridiscendono sul terreno.

Ma il baculovirus "obbliga" il bruco colpito ad arrampicarsi sulla cime degli alberi, dove rimane fin quando il virus, riproducendosi, non lo riduce in poltiglia e lo porta alla morte.

Da questa poltiglia "sgocciolano" i virus che cadono su altre foglie di cui i bruchi si ciberanno, infettandosi.

e il ciclo si ripete.

fonte www.nationalgeographic.it, trovate l'intero articolo qui

Ora, gli scienziati hanno individuato un gene e per provare che era effettivamente quello a rendere i bruchi degli zombi (probabilmente attraverso la  disattivazione del meccanismo della muta), l'hanno inserito  all'interno di virus che ne erano privi.

Sembra un film Horror vero ? ^_^

Bè, non è nulla a confronto di quello che sta succedendo in alcune multinazionali, perchè, a trafficare con i geni, non si può mai sapere dove si va a finire.

Sapete cosa sono gli OGM vero ? (se non lo sapete, filate a fare una rapida ricerca).

Bene, alcuni ricercatori stanno immettendo sul mercato (ovviamente dei paesi poveri, chissà perchè eh) dei semi geneticamente modificati, chiamati semi terminator , e altri semi chiamati semi zombi.

Si, di nuovo sembra di essere nel bel mezzo di un film.

Invece no. I semi terminator sono semi che generano piante i cui semi risulteranno sterili. Con la conseguenza che il coltivatore ogni anno sarà costretto a ricomprare nuovo semi. Dalla stessa multinazionale, ovviamente.

E il rischio che incombe, è quello che il gene della sterilità possa espandersi anche alle coltivazioni tradizionali, ossia non OGM. Come ? Basta una mutazione.

A seguito di aspri dibattimenti, i ricercatori hanno prodotto un altro seme OGM : il seme zombi.

E si, zombi, perchè il seme rimane sterile fin quando non gli viene fornito un determinato composto chimico. E provate a indovinare da chi andrebbero a comprare il suddetto composto chimico.

Ma il tutto ancora non convince. Intanto perchè non è escluso che il gene della sterilità non possa ugualmente diffondersi in seguito a eventi casuali, e poi perchè il coltivatore sarebbe sempre e sempre più dipendente dalle multinazionali.

(notizia tratta da www.focus.it, l'intero articolo qui)

Un grazie ad Alessandro che con la segnalazione del primo articolo mi ha reso possibile parlare del secondo :)